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Perché avere un sistema gestionale integrato: l’analisi degli esperti

Un sistema gestionale integrato permette di centralizzare e quindi coordinare meglio le attività di un’azienda. È questa la prima risposta che si può dare alla domanda nel titolo.

Cosa succede, però, quando l’integrazione si estende anche alle attività online, con un collegamento organico a ecommerce e marketplace? In estrema sintesi, accade che il proprio business migliora per efficienza, agilità, trasparenza.

Ma andiamo con ordine.

I benefici di un sistema di gestione aziendale centralizzato, come è tipicamente un ERP (Enterprise Resource Planning), sono noti. Migliore comunicazione tra i diversi dipartimenti, processi aziendali più snelli, cost-effectiveness e aumentata capacità di analizzare i parametri chiave dell’attività.

Una soluzione gestionale di questo tipo, d’altra parte, rappresenta a volte un sistema chiuso. Nello specifico, il sistema può non comunicare a dovere con le estensioni online dell’azienda, siano esse l’ecommerce proprietario o gli store aperti in uno o più marketplaces. E una situazione di questo tipo dà vita a problemi di ordine pratico, strategico e, naturalmente, economico.

Un sistema gestionale integrato anche con i canali digitali può allora risolvere le criticità e soddisfare meglio le esigenze attuali delle aziende. Nelle quali le attività online sono ormai parte del modello di business, e vengono portate avanti soprattutto in modalità multichannel.

Alcuni dati: nel segmento consumer USA,  secondo Statista1, chi adopera una strategia mista (vendendo su ecommerce, marketplace e con il social commerce) produrrà utili fino a 575 miliardi di dollari nel 2023. Nel segmento B2B italiano, secondo Netcomm2, il 2021 ha visto invece crescere del 6% le aziende attive nell’ecommerce.

Le aziende, insomma, oggi sono attive sempre più spesso anche su uno o più canali di vendita online. Integrando la gestione di questi endpoints nel sistema aziendale, potranno allora coordinare meglio le attività, semplificarle e renderle più efficienti. Vediamo come.


Integrazione marketplace ed ecommerce: le criticità principali

Perché avere non solo un ecommerce, ma anche punti vendita digitali su Amazon, ePrice o altri marketplace? La domanda è anche ovvia. La risposta è che questa strategia, in effetti, funziona. Tra l’altro perché:

  • amplia il bacino di potenziali utenti;
  • può servire a presidiare nuovi segmenti di mercato (per esempio all’estero);
  • intercetta gli utenti anche al di fuori dei canali proprietari.

Insomma, c’è un motivo se buona parte delle aziende oggi si divide tra vendita in-store, su ecommerce proprietario e su uno o più marketplace. Ma ci sono anche, indubbiamente, delle criticità da considerare.

La prima è, in senso lato, di tipo economico. Anche se molti marketplace gestiscono quasi in autonomia il catalogo dei loro merchants, delega loro comunque alcune importanti procedure. Per esempio l’aggiornamento del catalogo o l’importazione di ricevute, fatture e altri dati contabili. Eseguire queste operazioni “in analogico”, e ripeterle su ogni canale di vendita è dispendioso e poco conveniente, oltre a esporre quasi inevitabilmente a errori e imprecisioni.

Un’altra criticità è più strettamente operativa e riguarda il coordinamento delle attività. Quando si opera su più fronti, come assegnare le priorità nell’evasione degli ordini? Come sincronizzare le disponibilità per evitare di vendere un prodotto fuori stock, o uno già acquistato da un’altra parte? Come far confluire nei propri archivi i dati di vendita provenienti da più fonti?

Infine, una criticità di ordine per così dire strategico riguarda la trasparenza dei processi. I dettagli di vendita, le anagrafiche e gli altri dati rilevanti sono sicuramente a disposizione nelle analytics dell’ecommerce e dei singoli marketplace. Considerandoli singolarmente, però, si potrebbero perdere informazioni preziose, opportunità o, viceversa, segnali di vulnerabilità.


I vantaggi di un sistema gestionale integrato

Insomma, perché tutto funzioni a dovere serve una governance adeguata. Un sistema, cioè, che abiliti una comunicazione efficace non solo tra le singole aree dell’azienda, ma anche tra i suoi molteplici endpoints. Ecco perché conviene investire sui sistemi di gestione integrati.

A livello operativo, l’integrazione tra backend gestionale e canali di vendita online velocizza le operazioni e le rende più fluide. Sistemi di interscambio come bindCommerce, per esempio, attivano diverse importanti automazioni, quali:

  • popolare automaticamente le anagrafiche nel CRM aziendale con i dati dei clienti online;
  • contabilizzare le vendite da ecommerce scaricando i relativi ordini e fatture;
  • sincronizzare il magazzino e gli store digitali aggiornando così le disponibilità.

In termini di cost-saving, il coordinamento delle attività si traduce come maggiore efficienza e minori errori. In un sistema integrato, in effetti, diminuisce il numero di operazioni necessarie a completare un processo e se ne eliminano le ridondanze. Una gestione più snella del flusso d’acquisto dai diversi endpoints, inoltre, contribuisce anche a migliorare la customer satisfaction.

Ancora, a livello strategico un sistema gestionale integrato aumenta la visibilità su dati e processi. Una soluzione unitaria e centralizzata, infatti, offre un colpo d’occhio più nitido sulle attività aziendali e importanti dettagli sui singoli processi. Abilita inoltre quell’approccio multichannel che permette, per esempio, di impostare campagne di marketing mirato e attivarle sui canali più adeguati.

In conclusione, le aziende oggi si muovono senza soluzione di continuità dall’offline all’online, e un sistema gestionale integrato è più adatto a gestirne le attività. Un sistema del genere, in particolare, permette di volgere a proprio favore tutte le potenzialità della vendita multicanale, riducendo i fattori di criticità e migliorando i risultati.

Fonte: Statista
Fonte: Netcomm