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In questo articolo abbiamo parlato della nota di credito, conosciuta anche come nota di accredito, è un documento contabile che il venditore emette per rettificare, in tutto o in parte, una fattura precedentemente emessa, riducendo l’importo dovuto dal cliente. Il documento viene utilizzato in diverse situazioni, come nel caso di resi di merce, concessione di sconti successivi all’emissione della fattura, o per correggere errori nella fatturazione. 

La nota di credito modifica l’importo dovuto tra le parti, riducendo ciò che il cliente deve al fornitore e, parallelamente, riducendo l’importo che il venditore ha diritto a ricevere.

Le note di credito hanno un ruolo importante nella contabilità sia del venditore sia del cliente, poiché influiscono sulla registrazione delle vendite e degli acquisti e sulla determinazione del reddito imponibile. Attraverso la loro emissione, si effettuano le rettifiche necessarie alle operazioni contabili; è essenziale che queste operazioni siano accuratamente documentate e registrate, garantendo trasparenza e correttezza nelle relazioni commerciali e finanziarie tra le parti coinvolte

Nota di Credito Oltre l’anno

Quando una nota di credito viene emessa oltre un anno dalla data dell’operazione principale, le regole IVA cambiano rispetto a quelle previste per emissioni entro l’anno. In particolare:

Trattamento IVA oltre un anno

Se la nota di credito viene emessa dopo più di un anno dall’operazione originale (quella a cui si riferisce la rettifica), non può riportare l’IVA. In altre parole, l’operazione risulta fuori campo IVA, e l’importo della nota di credito si riferisce solo alla parte imponibile, senza includere la correzione dell’IVA.

Casistiche in cui è permessa l’emissione oltre l’anno

Le principali situazioni in cui è possibile emettere una nota di credito oltre l’anno, senza che questa sia soggetta all’IVA, includono:

  1. Causa di nullità, annullamento, risoluzione del contratto: quando il rapporto contrattuale viene meno o si verificano errori che rendono nulla l’operazione originale.
  2. Sconti o abbuoni contrattuali: concessi originariamente in fase di contratto.

In questi casi, la nota di credito può essere emessa senza limiti temporali, ma, se oltrepassa l’anno, l’IVA non può essere rettificata.

Deroga all’anno per recupero IVA

Sebbene la nota di credito possa essere emessa senza limiti di tempo, il recupero dell’IVA deve rispettare un termine temporale. Secondo l’art. 19 del D.P.R. 633/1972, il recupero dell’IVA è possibile solo entro il termine della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è nato il diritto alla rettifica. Oltre questo termine, il diritto alla detrazione dell’IVA scade, e la nota di credito non può più includere l’imposta.

Implicazioni fiscali

In pratica, se una nota di credito viene emessa oltre l’anno dall’operazione, il cedente/prestatore non può più recuperare l’IVA attraverso la detrazione. Questo avviene perché, secondo la normativa, il diritto alla detrazione dell’IVA scade con il termine per la presentazione della dichiarazione IVA.

Per riassumere:

  • Oltre un anno dall’operazione principale: la nota di credito deve essere fuori campo IVA e rettifica solo l’imponibile.

Recupero IVA: è possibile solo se la rettifica avviene entro il termine della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è sorto il diritto di detrazione.

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