Le rettifiche inventariali si riferisce al processo di aggiornamento del magazzino attraverso un caricamento di dati che includono modifiche o aggiustamenti ai livelli di inventario esistenti. Questo processo è comune nei sistemi ERP o nei software di gestione del magazzino per correggere discrepanze o aggiornare lo stato dell’inventario.
Cosa è l’inventario?
L’inventario è una lista dettagliata e aggiornata di tutti i beni, materiali, prodotti o risorse disponibili in un’azienda o organizzazione in un determinato momento. È una pratica fondamentale nella gestione aziendale, utilizzata per monitorare e controllare il livello delle scorte e garantire che le operazioni si svolgano in modo efficiente.
Tipologie di inventario
- Inventario di magazzino:
- Comprende materie prime, semilavorati, prodotti finiti e merci destinate alla vendita o alla produzione.
- Inventario di produzione:
- Include i materiali in lavorazione (WIP, Work-In-Progress) e i componenti necessari per il processo produttivo.
- Inventario di manutenzione, riparazione e operazioni (MRO):
- Comprende strumenti, parti di ricambio e materiali di consumo utilizzati per mantenere o riparare macchinari e strutture.
- Inventario immobiliare:
- Si riferisce agli immobili disponibili per vendita o locazione nel settore immobiliare.
Funzioni principali dell’inventario
Gestione delle scorte
L’inventario garantisce che i livelli delle scorte siano ottimali per soddisfare la domanda, prevenendo:
- Carenze: che potrebbero interrompere le operazioni aziendali o causare insoddisfazione nei clienti.
- Eccedenze: che comportano costi inutili di stoccaggio e rischio di obsolescenza.
Un’efficace gestione delle scorte assicura che:
- I prodotti siano disponibili al momento giusto.
- Si possa rispondere rapidamente alle variazioni della domanda.
- Le risorse siano allocate in modo efficiente.
Controllo dei costi
L’inventario contribuisce a minimizzare i costi operativi:
- Costi di stoccaggio: riducendo le dimensioni del magazzino e le spese relative (es. affitto, energia, personale).
- Costi di capitale: evitando l’accumulo di scorte inutili che immobilizzano risorse finanziarie.
- Costi di deterioramento o obsolescenza: prevenendo perdite dovute a scadenze o a calo di valore di beni tecnologici o stagionali.
Supporto alla produzione
L’inventario garantisce la disponibilità di materie prime e semilavorati necessari per:
- Mantenere la continuità del processo produttivo: evitando fermi macchina o ritardi dovuti alla mancanza di materiali.
- Pianificare la produzione: consentendo una gestione efficiente delle risorse e il rispetto delle tempistiche.
- Gestire ordini urgenti: grazie a una scorta di sicurezza pronta a essere utilizzata.
Analisi finanziaria
L’inventario rappresenta un elemento cruciale per la salute finanziaria dell’azienda:
- Capitale circolante: L’inventario è una delle componenti principali del capitale circolante e influisce direttamente sulla liquidità.
- Bilancio: L’inventario viene contabilizzato come attivo corrente, influenzando l’utile netto e il valore dell’azienda.
- Redditività: Una gestione efficiente dell’inventario contribuisce ad aumentare i margini di profitto riducendo sprechi e inefficienze.
- Audit e trasparenza: Documentare e monitorare l’inventario supporta la conformità alle normative fiscali e facilita le analisi di performance aziendale.
Differenza tra Inventario fisico e contabile
La differenza tra inventario fisico e inventario contabile riguarda principalmente il modo in cui vengono gestite e monitorate le scorte di un’azienda.
L’inventario fisico è un controllo diretto e materiale dei beni presenti in magazzino. Il processo avviene attraverso il conteggio manuale o con l’ausilio di strumenti tecnologici, come scanner a codice a barre o sistemi RFID. Di norma, viene effettuato a intervalli regolari, ad esempio ogni mese, trimestre o anno, ma può anche essere eseguito in momenti straordinari, come durante cambi di gestione o per la preparazione di bilanci. L’obiettivo principale dell’inventario fisico è verificare che i dati contabili corrispondano alla realtà, identificando eventuali discrepanze dovute a errori, furti, perdite o danni.
Tuttavia, richiede tempo, risorse umane dedicate e, in alcuni casi, può interrompere le normali operazioni di magazzino.
L’inventario contabile, invece, è gestito a livello digitale attraverso sistemi gestionali aziendali come ERP o WMS. È aggiornato automaticamente in tempo reale grazie alle operazioni quotidiane dell’azienda, come vendite, acquisti o trasferimenti. Questo tipo di inventario offre una visione costante e immediata delle scorte, supportando decisioni strategiche e operative senza la necessità di verifiche manuali. Tuttavia, la sua precisione dipende dalla corretta registrazione delle transazioni, il che lo rende vulnerabile a errori umani o tecnici.
Le differenze principali tra i due metodi sono evidenti. L’inventario fisico richiede un controllo manuale e periodico, mentre l’inventario contabile è continuo e automatizzato.
Il primo permette di confrontare direttamente ciò che è registrato con ciò che è realmente disponibile, mentre il secondo facilita il monitoraggio e la pianificazione delle scorte.
Il fisico richiede uno sforzo operativo maggiore, mentre il contabile si basa su sistemi digitali che riducono il lavoro manuale, ma dipendono dalla qualità dei dati inseriti.
Tuttavia, è comune che ci siano discrepanze tra i due, spesso causate da errori di registrazione, furti o perdite non rilevate, o deterioramenti non segnalati. Per questo motivo, le aziende devono riconciliare regolarmente i dati dell’inventario fisico con quelli contabili, apportando le necessarie rettifiche per garantire un allineamento tra la realtà operativa e i registri digitali.